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IL MIO AMORE PER I MACACHI

Chi ci segue nei nostri viaggi saprà che ho un passione per le scimmie. A volte mi domando come è nata e quali sono le motivazioni che spingono il mio IO ad amarli così tanto.

Così ho scritto questo articolo per darmi e per darvi alcune risposte a riguardo.

MACACHI, RICORDI DI BAMBINA

Probabilmente bisogna andare a ritroso negli anni e da quel che ricordo mi sono sempre piaciute le scimmie. Quando ero bambina c’era un signore che abitava vicino a casa mia che aveva una scimmietta e io insistentemente chiedevo spesso a mia madre di andare a vedere questa scimmietta.

Mia madre pazientemente mi accompagnava, fortunatamente era davvero vicino e io mi ricordo che mi incantavo a guardarla o meglio ci guardavamo a vicenda, lei forse aveva capito che i miei occhi erano diversi da quelli di chiunque altro, che nei miei sguardi c’era un qualcosa di più che la semplice curiosità, c’era amore e simpatia.

Penso anche al fatto che uno dei miei giochi preferiti era Monciccì, chi se lo ricorda? Era appunto una scimmietta piccolina con le lentiggini e le manine di plastica che si appendeva dappertutto.

MACACHI, MONCICCI

Mi ricordo di quella volta che i miei genitori mi hanno portato per la prima volta ad uno zoo e le scimmie erano salite sulla nostra macchina saltando sulla capotta! Si erano appiccicate al vetro e io piccolissima le trovavo divertenti e ridevo mentre mio padre era ink….da morire!

Erano dispettosissime e a me quella cosa piaceva e forse è proprio questo che mi lega a loro.

Quel fare dispettoso che hanno nel DNA, le persone “normali” lo considerano fastidioso mentre io lo trovo adorabile. Ho sempre avuto animali che facevano dispetti, il mio pincher era per tutti indemoniato ma per me era adorabile.

Mio fratello era un gran dispettoso e lo adoro (oggi), mio marito è dispettosissimo 🙂 e lo amo anche per questo!

Poi sono cresciuta, sono passati anni senza che ne vedessi una così mi accontentavo di guardarle nei documentari; ammiravo gli scienziati che si appostavano nelle foreste per studiarle e pensavo che erano davvero fortunati.

Poi da grande ho iniziato a viaggiare e a riscoprirle piacevolmente in natura, nell’unico posto in cui dovevano stare e qui mi si è aperto un mondo.

DOVE HO INCONTRATO I MACACHI E LE SCIMMIE NEI MIEI VIAGGI

Durante i miei numerosi viaggi ho avuto la fortuna di incontrarne di tante specie. Non è un caso perchè posso dirvi che spesso organizzo il viaggio in funzione degli animali che trovo.

Tra i primi che ho incontrato ci sono i colobi dalla schiena rossa a Zanzibar.

colobi a zanzibar

Oppure i bellissimi lemuri del Madagascar che sembrano orsacchiotti. C’era quello giallo, quello con gli occhi spiritati e i capelli sparati, quello con la coda a righe e persino quello notturno dagli occhi grandi.

lemuri in madagascar

lemuri in madagascar

I lemuri Makì sono i più simpatici e socievoli di tutti. Mentre cammini nella foresta saltano giù dagli alberi direttamente sulle spalle o sulle teste di chi ha la fortuna (secondo il mio punto di vista) di passare sotto!

Mi ricordo che contemporaneamente avevo 3 Makì addosso, due sulle spalle e uno in testa. Mangiavano la frutta intanto e sputavano le bucce sulla mia maglietta e anche quella volta li ho perdonati. C’era chi diceva ma che schifo e io invece li guardavo e dicevo: ma che bellini… E il verso che fanno! L’avete mai sentito? Non lo dimenticherò mai!

SCIMMIE NASICHE, MALESIA

Vogliamo parlare delle scimmie nasiche della Malesia, poverine un po’ sgraziate con questo nasone a proboscide che si ritrovano. Ma a me piacciono pure loro. Sono schive non danno molta confidenza, si nascondono tra i rami della foresta e sono di un colore arancione molto particolare.

ORANGHI DEL BORNEO

Ci sono gli Oranghi del Borneo, veri esseri umani, i loro occhi grandi sembrano essere tristi, il pelo è rosso, crespo e non folto, a volte danno l’impressione di avere l’alopecia, sono i più umani di tutti anche nei movimenti. Li ho incontrati in un centro di recupero ed è stata un’emozione poterli osservare.

MACACHI NEL MONDO….

Poi iniziò la sequenza dei macachi e forse è stato qui che è nato il vero amore per il genere….

Li ho trovati in Thailandia, appesi agli alberi di Phi Phi Island, con un goffo tentativo mal riuscito di Beppe che per nutrire un gruppo di macachi ha tirato una banana dalla barca colpendo un piccolo che è caduto in acqua, fortunatamente senza ripercussioni e sicuramente senza cattive intenzioni. Ogni tanto mi piace ricordarglielo, così, per farlo sentire un po’ in colpa…

Ti ricordi quel piccolo macaco che hai atterrato? Non farlo mai più! 🙂

Nel Kinabatangan River del Borneo ho potuto osservare intere famiglie di macachi con i piccoli, studiare le loro gestualità. Vedere come le mamme si prendono cura dei loro piccoli e di come li coccolano e li proteggono. Li accarezzano sulla testa e li abbracciano.

MACACHI

MACACHI

MACACHI BATU CAVES, MALESIA

I macachi più dispettosi e quindi i più simpatici però li ho trovati al Batu Caves di Kuala Lumpur che lungo tutta l’interminabile scalinata aspettano i malcapitati per scippare qualunque cosa possa tornare utile.

Giuseppe è stato scippato di una Pepsi, guardate con che naturalezza schiva la mano lesta del macaco! :))))))

MACACHI BATU CAVES, SCIPPO DELLA PEPSI

Alla fine l’ha scippato e si gode soddisfatto il maltolto su un muretto.

MACACHI BATU CAVES, BEVE LA PEPSI

Devo confidarvi un segreto, a Beppe le scimmie non piacciono anzi ha tantissima paura :)))

Sapete cosa vi dico? Sembra che lo avvertano perchè guarda caso le disavventure capitano tutte a lui:

-Scippi

-Quando si avvicina gli mostrano i denti (e lui corre via gridano “amore aiutami”)

-Durante i video più volte gli hanno scaraventato l’attrezzatura a terra

-In generale lo guadano male 🙂

Sempre in Malesia mi è capitato di vedere fermo ad un semaforo a Kuala Lumpur uno scooter tigrato che caricava una scimmia vestita di giallo e che stava in piedi sulla sella dietro saltellando con la mani sulle spalle del padrone per poi rimettersi composta al verde.

In quell’occasione Giuseppe mi ha detto: non so se è il caldo forte che mi da allucinazioni però sulla tua destra c’è una scimmia in motorino! Mi son girata più per scrupolo di coscienza che altro e la scimmia c’era davvero! Guardate la foto!

Poi alla Monkey Forest di Bali i macachi vivono in grandi branchi e avvicinarli è facilissimo.

E’ stato qui che ho avuto incontri ravvicinatissimi con i macachi.

MACACHI A BALI, MONKEY FOREST

Ero seduta su un muretto e ad un certo punto si è avvicinato un macaco. Prima si è seduto vicino a me e mi guardava, pensavo che stesse cercando qualcosa da rubarmi e invece mi osservava solo. Era strano avere i suoi occhi puntati.

Si avvicinava sempre più fino a salirmi sulla spalla, mi ha frugato tra i capelli come fanno tra loro.

Ha preso la mia mano e ha appoggiato al centro del palmo la sua manina, mi toccava pizzicottandomi.

Ricordo che la sua mano era fredda gelida nonostante il caldo umido, le dita magre e la pelle spessa ma liscia, uguale alla nostra mano solo più piccola e scura.

Mi batteva il cuore. Mi stava toccando, cercava un contatto, mi aveva accettato.

Ero pietrificata, non volevo se ne andasse, mi sono voltata per guardarla negli occhi e ci siamo fissate per un istante.

Poi lei sempre con la sua mano nella mia fissava il vuoto lontano e io non so cosa avrei dato per sapere a cosa stava pensando.

Ed è proprio qui che credo sia nato il mio amore per i macachi, in quello sguardo pensieroso, assorto… ed io è lì che mi perdo, tra i loro pensieri che sono pur sempre pensieri dal mondo, sì ma questa volta pensieri dal mondo animale però…..

 

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